Succede di frequente che un’azienda costruisca il suo parco veicoli commerciali acquistando mezzi molto diversi tra loro per design e dimensioni: è quello che vediamo dalle foto di questa pagina, che mettono a confronto gli allestimenti a bordo di un Mercedes Sprinter L2 H2 (a sinistra) e di un Mercedes Vito L2 H1 (a destra). Entrambi i furgoni sono di proprietà di un’azienda che si occupa di installazione di macchinari speciali per il trattamento dei rifiuti e che li utilizza sia nella fase di montaggio, sia per gli interventi di assistenza.
I due van si differenziano per dimensioni e proporzioni: Sprinter è molto capiente e si sviluppa in altezza, Vito ha un vano di carico meno ampio. Il primo è destinato a servire da supporto nei lavori più impegnativi che esigono più risorse tecniche, il secondo sarà la scelta in caso di uscite più smart, senza necessità di lavorazioni in loco.
Vediamo ora nel dettaglio i progetti degli allestitori Syncro.
Ecco i rivestimenti applicati alla carrozzeria dei due mezzi:
La differenza più evidente tra questi due Sprinter e Vito è l’altezza: lo spazio a disposizione lungo le pareti laterali di Sprinter è chiaramente molto maggiore e offre più possibilità di arredo.
In effetti, su Sprinter l’arredo occupa l’intera parete, sia in larghezza sia in altezza e comprende:
Su Vito l’arredo è diviso in due parti: quella più vicina alle porte posteriori occupa tutto lo spazio in altezza, mentre quella più interna si concentra in alto, con un ripiano aperto e uno configurabile, lasciando un ampio vano libero per lo stivaggio del carico a contatto con il pianale. La parte a tutta altezza comprende un ripostiglio a terra con antina inferiore, otto cassetti metallici e un ripiano apicale ulteriormente delimitato da un’antina ribaltabile brevettata. Tra il vano a terra e i cassetti emerge un portamorsa estraibile con morsa metallica.
La decisione di inserire un banco di lavoro su una parete del furgone comporta la rinuncia a occupare parte dello spazio con altri contenitori… ma quando il progetto di allestimento è realizzato in base alle reali esigenze del cliente, questa decisione non è un sacrificio, ma una scelta, ponderata mettendo sui piatti della bilancia la necessità di avere uno spazio su cui lavorare e quella di tenere in ordine maggiori quantità di materiale!
Chiaramente la scelta è più facile se il veicolo è di grandi dimensioni:
Come già descritto nel paragrafo precedente, l’allestimento della parete destra di Sprinter, pur ricco di contenitori, lascia spazio anche a un comodo banco di lavoro. Parte della superficie è stata occupata da una Power Station Ecoflow, a cui è collegato un cavo di corrente che passa sopra la porta scorrevole e alimenta la lampada che illumina l’accesso e la presa in basso a destra. La macchina combinata con batteria, caricabatteria e inverter è inserita in un telaio metallico accessoriato di cinghia con cricchetto.
Lo spazio a parete lasciato sgombro per far posto all’Ecoflow è compensato dal pensile fissato sul fianco interno dell’arredo, che comprende tre elementi trasparenti grandi e sei piccoli.
Mai dimenticare la paratia: non è solo una parete di servizio, ma anche uno spazio estremamente funzionale, sia per la vicinanza all’apertura laterale, sia per la sua posizione strategica sul fondo del corridoio.
Nello Sprinter è stata usata sia per ospitare una cassettiera con tre elementi lunghi con apertura verso l’esterno, sia per il fissaggio di un accessorio super gettonato tra i clienti Syncro, la barra Syncroblock.
Nel Vito ospita solo una barra a scorrimento Syncroblock con ganci e cinghia di bloccaggio.
Sullo Sprinter:
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